Prolasso vaginale anteriore: nostra esperienza con l’ausilio di protesi biologiche

Enza Lamanna, Giorgio Bruno, Calogero di Stefano, Francesco Giugliano, Fabiano Palmieri, Remigio Pernetti e Salvatore Voce
Unità Operativa di Urologia, Osp. S. Maria delle Croci – Ravenna
Topic: Prolasso vaginale
Scopo: Valutare retrospetticamente i risultati anatomici, funzionali e il successo a distanza della chirurgia vaginale per prolasso pelvico con l’ausilio di protesi di collagene porcino.
Materiali e Metodi. Da gennaio 2008 ad oggi sono state sottoposte ad intervento per via vaginale 106 pz. affette da prolasso vaginale anteriore. L’età media delle pazienti era 65 aa. Lo stadio del prolasso, l’incontinenza urinaria, l’attività sessuale e i sintomi intestinali sono stati valutati pre-operatoriamente, dopo 1-3-6 e 12 mesi. La valutazione pre-operatoria comprendeva l’esame obiettivo, l’urinocoltura, l’esame urodinamico. Il posizionamento della protesi è stato eseguito “tension free”. Durata media dell’intervento 40 minuti.
Risultati. L’end-point principale è stata la percentuale di recidiva, mentre l’end-point secondario è stata la percentuale  di complicanze. Tutte le pz. sono state valutate dopo 1-3-6 e 12 mesi. La percentuale di successo è stata del 95% a 12 mesi. Non si sono osservati casi di erosioni né di ritenzione urinaria.
Conclusioni. L’uso di protesi sintetiche non assorbibili è gravato da un alto tasso di complicanze, (alterazioni della funzione intestinale, della funzione sessuale, dispareunia, erosioni, infezioni…). Cercando di ridurre l’incidenza delle complicanze, sono state create protesi biologiche costituite da collagene suino.