Studio retrospettivo sulla funzione sessuale femminile dopo ricostruzione del comparto anteriore e apicale: tecniche chirurgiche a confronto

Livia Gesi2, Paolo Mannella1, Eleonora Russo1, Elisabetta Donati2, Simone Puccetti2, Gian Luca Bracco2, Tommaso Simoncini1
1Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa
2Presidio Ospedaliero di Lucca UOC Ginecologia e Ostetricia

INTRODUZIONE: Nell’ambito della sfera sessuale la presenza di difetti del pavimento pelvico può essere alla base di dispareunia o dolore pelvico cronico per la dissinergia muscolare o per il descensus degli organi pelvici. Una compromissione della funzione sessuale può anche dipendere dalla modificazione della propria immagine corporea legata all’aspetto dei genitali con prolasso, alla perdita di urine, gas o feci associate con l’attività sessuale. La stessa chirurgia ricostruttiva può essere causa dell’insorgenza de novo di alterazioni della sfera sessuale legate allo sviluppo di dolore pelvico cronico, alla slatentizzazione di incontinenza fecale e/o urinaria, alla recidiva del difetto.
MATERIALI  E METODI: abbiamo selezionato circa 80 pazienti di età compresa tra i 50 e i 70 anni, sessualmente attive, con prolasso del segmento apicale e anteriore di grado III-IV, sintomatico, associato o meno a incontinenza urinaria, sottoposte a intervento di chirurgia ricostruttiva tra il 2011 e il 2013 presso il nostro centro. Ciascuna paziente è stata valutata preoperatoriamente con classificazione POP-Q del prolasso e stress test. Tutte le pazienti sono state rivalutate a distanza di minimo 12 mesi dalla chirurgia attraverso valutazione ginecologica in termini di risultato anatomico e funzionale a lunga distanza e attraverso la somministrazione di questionario FSFI sulla funzione sessuale.
RISULTATI: il lavoro presenterà la nostra serie di dati relativi ai risultati ottenuti dall’FSFI e sul differente impatto delle diverse tecniche chirurgiche sulla funzione sessuale.