STUDIO PROSPETTICO SU UN CAMPIONE DI 48 DONNE AD UN ANNO DALL’APPLICAZIONE DELLA PERINEAL CARD NELLA ZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA

Autori ed affiliazione:
E. Donati1, M.A. Gozzoli, T. Simoncini2

1 Corso di Laurea in Ostetricia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa.
2 Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa.

Topic: Disfunzioni del pavimento pelvico

Abstract
Scopo. La “Perineal Card” è uno strumento per la rilevazione precoce delle disfunzioni del pavimento pelvico che permette di collocare le pazienti in una specifica fascia in base ai fattori di rischio perineali legati alla gravidanza-parto (R1,R2,R3). Obiettivo dello studio è la valutazione del perineo, a distanza di un anno dal parto, in un campione di 48 pazienti precedentemente testate con “Perineal Card” ed appartenenti ad una specifica fascia di rischio perineale.
Materiali e metodi. Valutazione della funzionalità muscolare tramite PC-TEST, confronto del PC TEST a un anno dal parto con il PC TEST alla dimissione e la fascia di rischio determinata con la “Perineal Card”.
Valutazione della funzionalità sessuale e della dispareunia tramite FSFI.
Valutazione della dislocazione uretrale e dell’angolo uretro-vescicale posteriore, considerati markers di disfunzione perineale, tramite ecografia transperineale
Risultati. Per quanto riguarda la valutazione della funzionalità muscolare tramite PC TEST nella fascia di rischio R1 abbiamo un miglioramento a un anno dal parto nel 63,64% dei casi e nessun peggioramento; nella fascia di rischio R2 abbiamo un peggioramento nel 56% dei casi e un miglioramento del 44%; nella fascia di rischio R3 abbiamo un peggioramento nel 91,66% dei casi.
Hanno sviluppato incontinenza urinaria a un anno dal parto il 29,16% delle pazienti.
Per quanto riguarda la valutazione della funzionalità sessuale e della dispareunia tramite FSFI è stato evidenziato che nel 25% delle pazienti è buona (FSFI ≥ 30), nel 56,25% è intermedia (FSFI compreso tra 23 e 30) e nel 14,58 è scarsa (FSFI < 23).
Per quanto riguarda la dislocazione uretrale e l’angolo uretro-vescicale posteriore a un anno dal parto è emerso che non rappresentano un indice significativo per la diagnosi delle disfunzioni del pavimento pelvico.
Conclusioni. Dallo studio è emersa la necessità di introdurre nell’AOUP un percorso strutturato che prenda in carico la donna sia al momento del parto, con la compilazione della “Perineal Card” e successiva assegnazione alla specifica fascia di rischio (R1,R2,R3), sia alla dimissione con la valutazione del PC TEST e inserimento in un percorso riabilitativo adeguato alla fascia di rischio di appartenenza. Per quanto riguarda la fascia di rischio R1 le pazienti non necessitano di una riabilitazione perineale, si consiglia un programma di tipo educativo-informativo basato sulla partecipazione ad un incontro di gruppo prima della dimissione dall’ospedale.
Per quanto riguarda la fascia di rischio R2 è previsto un programma di tipo rieducativo-riabilitativo di 10 incontri. Infine per la fascia di rischio R3 le pazienti dovranno intraprendere un programma riabilitativo personalizzato articolato in massimo 20 sedute individuali e devono essere valutate ulteriori indagini.