Bracco Gianluca MD, PHD, ASL TOSCANA NORD OVEST, Lucca.
Simi Giovanna MD, ASL TOSCANA NORD OVEST, Lucca.
Nanini Chiara MD, ASL TOSCANA NORD OVEST, Lucca.
Puccetti Simone MD, PHD, ASL TOSCANA NORD OVEST, Lucca.
Goglia Lorenzo, MD, ASL TOSCANA NORD OVEST, Lucca.
Abstract
Nel febbraio 2016 Maher pubblicava la sua ultima review, in accordo con la letteratura precedente, in cui affermava che l’approccio chirurgico addominale
per il trattamento del prolasso urogenitale fosse migliore rispetto all’approccio per via vaginale in considerazione anche delle possibili complicanze
dovute all’applicazione di mesh per via vaginale ma al contempo affermava che la maggior parte dei dispositivi vaginali utilizzati e citati negli studi
precedenti non fossero più in commercio. Egli concludeva che la comparazione tra i due approcci chirurgici andava effettuata sulla base dell’utilizzo
delle nuove mesh introdotte sul mercato. Le reti vaginali presenti oggi in commercio per la sospensione del secondo e terzo livello di DeLancey in realta’
si differenziano dalle precedenti in quanto a grammatura (peso), dimensioni, grandezza delle maglie, consistenza permettendo così l’inserimento di un
quantitativo minore di mesh, riducendo così la possibilità di effetti collaterali come l’erosione vaginale, dolore, perdite ematiche presenti nelle classiche
mesh . La tecnica single-incision è l’approccio chirurgico migliore per la minor invasività con la possibilità di ancoraggio ai legamenti e /o al complesso
otturatorio.
Nel video verranno presentate alcune di queste reti innovative per le caratteristiche suddette.
Bibliografia: