CORREZIONE DEL DIFETTO ANTERIORE MEDIANTE CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA FASCIALE VAGINALE.RISULTATI ANATOMICI E FUNZIONALI A DISTANZA.

Amato Nicola Antonio, Del Corso Antonio, Fiaccavento Andrea, Zanolla Luisa*, Zaccoletti Riccardo
UOC Ginecologia ed Ostetricia Casa di cura "Dr Pederzoli" - Peschiera del Garda (VR)
* Azienda Ospedaliera Universitaria integrata Verona – Dipartimento di Medicina- Divisione di Cardiologia- Verona


Topic: Chirurgia riparativa fasciale vaginale. Difetto anteriore
Obiettivo
L’obiettivo primario del nostro studio è stato stabilire la prevalenza di recidiva anatomica e funzionale del prolasso anteriore dopo chirurgia riparativa fasciale vaginale. Abbiamo valutato anche il tempo di comparsa e i possibili fattori predittivi dell’eventuale recidiva, nonché i principali dati perioperatori.
Materiali e metodi
Abbiamo condotto uno studio prospettico su 89 pazienti sottoposte a chirurgia riparativa fasciale vaginale per prolasso anteriore primario sintomatico > II grado; alcune pazienti sono state sottoposte a concomitante correzione di difetto apicale (per via vaginale o laparoscopica) e/o posteriore (per via vaginale). Tutti gli interventi sono stati eseguiti dallo stesso team chirurgico e con la stessa tecnica. Il follow up ha previsto controlli semestrali sino a 2 anni, poi annuali. Le pazienti sono state valutate prima e dopo il tempo chirurgico, dal punto di vista anatomico mediante l’HWS, dal punto di vista funzionale mediante i sintomi riferiti in occasione di ciascuna visita. Abbiamo considerato recidiva anatomica un difetto > II grado, recidiva funzionale un nuovo intervento di correzione anteriore per sintomi quali bulging, dispareunia e/o sintomi da alterato svuotamento vescicale (esitazione, stranguria, ristagno post minzionale) documentati da un esame uroflussimetrico.
Risultati
Il follow up medio di 14 mesi (range 12-28 mesi) ha evidenziato una recidiva totale dell’11.2% ma sintomatica solo nel 3.4% dei casi ed un solo re intervento. Il tempo medio di comparsa della recidiva è risultato di 12 mesi (8-30). Non abbiamo rilevato nessuna complicanza intraoperatoria, a fronte del 7.9% di complicanze postoperatorie precoci minori (ritenzione urinaria) e di una complicanza post operatoria tardiva minore (cistite emorragica con febbre).
Conclusioni
La correzione del difetto anteriore mediante chirurgia ricostruttiva fasciale vaginale offre buoni risultati in termini di recidiva  a fronte di una minima morbosità.
Bibliografia
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