PARTOANALGESIA E DISFUNZIONI PELVIPERINEALI

Paola Catana, Felice Patacchiola¹, Angela D'Alfonso ,Armando Nallbani, Renato Pietroletti² Leonardo Di Stefano, Gaspare Carta.

U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia D.U. Ospedale Civile “San Salvatore”, Via Vetoio 1, 67100 L'Aquila (Italia)
¹U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Val Vibrata di Sant’Omero Via alla Salara 64027 Sant'Omero (Italia)
²U.O. di Chirurgia Proctologica D.U. dell'Ospedale Val Vibrata di Sant’Omero Via alla Salara 64027 Sant'Omero (Italia)

TOPIC: Associazione parto analgesia e disfunzioni pelviperineali.

Abstract
Scopo. L’obiettivo dello studio è quello di dimostrare l'eventuale presenza di una correlazione tra  partoanalgesia e disfunzioni pelviperineali.
Materiali e metodi. Il nostro studio propone una revisione sistematica della letteratura al fine di sviluppare una visione critica sull'argomento, attraverso l'analisi delle evidenze finora dimostrate.
Risultati. La durata del I e II stadio del travaglio di parto è significativamente più lunga nelle donne che ricevono analgesia epidurale rispetto al gruppo di controllo che non ricorre alla partoanalgesia. Il ricorso al parto operativo sembra aumentato nelle gravide che si sottopongono ad analgesia epidurale. La letteratura ancora non mostra una chiara correlazione tra la parto analgesia e l'incremento del parto cesareo. L'insorgenza di incontinenza urinaria e fecale a breve ed a lungo termine non è dimostrata in letteratura.
Conclusioni. I dati al momento disponibili in letteratura risultano frammentari ed in parte discordanti; non esistono pertanto prove conclusive che correlino direttamente lo sviluppo di disfunzioni pelviperineali al ricorso alla partoanalgesia. Tuttavia dall'analisi della letteratura emerge una significativa associazione con il prolungamento del primo e del secondo stadio del travaglio, oltre che con il ricorso al parto operativo e strumentale, fattori che la letteratura ha già definitivamente considerato elementi di rischio per lo sviluppo di danno perineale.

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