COLPO-ISTEROSOSPENSIONE CON IMPIANTO DI MESH ANTERIORE ED ANCORAGGIO AI LEGAMENTI SACRO-SPINOSI. FOLLOW UP A 24 MESI

Sergio Giammona; Salvatore Cannavò; Roberto Ruggeri; Salvatore Zappalà; Rosario La Spina
U.O.C. Ostetricia e Ginecologia P.O. Santa Marta eSanta Venera-Acireale
Topic: Chirurgia del prolasso genitale

Scopo. Valutare la morbilità peri-operatoria, gli indici di cura anatomo-funzionali e la qualità della vita a breve-medio periodo dopo sospensione del I livello di De Lancey ai legamenti sacro-spinosi ed impianto di mesh anteriore per la correzione del cistocele.
Materiali e metodi. Nel periodo compreso tra  Gennaio 2013 e Dicembre 2014, Alle pazienti che presentavano un prolasso genitale ≥  3 grado è stata proposta una tecnica chirurgica che prevedeva un  impianto di mesh anteriore in polivinildenefluoruro a due braccia trans-otturatori, la sospensione del primo livello di De Lancey ai legamenti sacrospinosi bilateralmente con ancorette (neomed)  e la colpoperineoplastica.
Nel periodo suddetto sono state reclutate  68 donne affette di prolasso genitale  ≥ III stadio (POP-Q score).
Il work up preoperatorio: anamnesi, esame obiettivo uro-ginecologica secondo il POP Q system,  ecografia, prove urodinamiche nei casi di incontinenza urinaria complicata, stress test dopo riposizionamento dell’utero o del fondo vaginale con pinze ad anelli, compilazione del Prolaps Quality of Life (P-Qol).
Hanno risposto al follow up ad 1 mese, 6 mesi, 12 mesi e 24 mesi (media 15 mesi) 60 pazienti.
15 donne hanno conservato l’ utero,  35 donne sono state sottoposte a colpoisterectomia per scelta della paziente o per controindicazione alla conservazione dell’ organo, 10 donne erano state isterectomizzate in precedenza. Di queste ultime, per 3 donne si trattava di una recidiva da ricostruzione fasciale con tecnica tradizionale.
L’ età media è stata di 65 anni. La parità media di 3,3.   
Risultati. Gli interventi sono stati eseguiti da tre operatori esperti. I tempi medi operatori sono stati di 30 minuti con conservazione dell’ utero e 45 minuti con colpoisterectomia.  Le complicanze intraoperatorie sono state : 1 piccola lesione vescicale,  2 sanguinamenti che non hanno richiesto trasfusione. Il dolore post-operatorio valutato con scala VAS, è risultato inferiore  a 5 in Ia e IIa giornata. Il profilo vaginale calcolato con il POP-Q system hanno evidenziato per punti Ba, Bp e C uno stadio ≤ I per 48 pazienti  (80%) e ≤ II per 10 pazienti (16,67%), 2 pazienti (3,3%) hanno sviluppato recidiva di III grado.
5 Pazienti il I° mese hanno manifestato una riduzione marcata della sensibilità vescicale, scomparsa nei mesi successivi.  2 pazienti dispareunia i primi 8 mesi. 5 pazienti su 10 che riferivano urgenza minzionale  prima dell’ intervento hanno migliorato soggettivamente il sintomo. Il tasso di soddisfazione  calcolato attraverso compilazione del P-QoL e del PGIC è risultato abbastanza alto. Non si è verificata nessuna erosione.
Conclusioni. La tecnica utilizzata dal nostro centro da 2 anni si è dimostrata abbastanza sicura. Efficace in termini di risoluzione del prolasso genitale e di satisfaction rate.